I beni confiscati alla criminalità organizzata sono il segno tangibile della pervasività delle mafie nel territorio. Nella provincia della Spezia il numero di questi beni è aumentato nel corso degli anni in maniera esponenziale: ad oggi si contano 22 beni confiscati, di cui 16 immobili e 6 aziende.
L’égalité ha posto al centro del dibattito associativo e locale la questione dei beni confiscati anche e soprattutto in relazione al contesto cittadino sarzanese. Lo ha fatto proponendo una campagna di studio, approfondimento e sensibilizzazione, e allo stesso tempo ha trasformato queste risorse formative in un ordine del giorno presentato e votato all’unanimità dall’Assemblea della Consulta Comunale per la legalità di Sarzana. Il giorno 6 dicembre, inoltre, L’égalité ha pubblicamente dichiarato la propria volontà a farsi promotrice di un progetto di riutilizzo sociale di un bene confiscato presente nel centro storico di Sarzana. Una proposta che vuole essere un’occasione per aprire spazi di partecipazione e per generare un percorso democratico inclusivo, rafforzata dal contributo dei tanti sostenitori: associazioni locali, scuole, studenti, la rete di Libera la Spezia, il presidio Dario Capolicchio e le esperienze di cittadinanza attiva.
Per L’égalité è una scelta di vita.